Test delle unità di refrigerazione grazie all'aria estremamente secca ad alta pressione

11. luglio 2019

Un'azienda spagnola specializzata nell'assemblaggio meccanico di impianti industriali era stata incaricata di fornire un sistema di refrigerazione a un mattatoio. Prima della messa in funzione, tuttavia, le normative richiedono che gli impianti di refrigerazione siano testati con una pressione di 18 bar, superiore alla pressione massima fornita dalla maggior parte dei compressori.

Ottimizzazione dell'efficienza

Prima di poter aggiungere il refrigerante a un impianto, è necessario testare la tenuta dell'attrezzatura per verificare che non vi siano perdite. Poiché gli impianti di raffreddamento funzionano a una temperatura compresa tra -30 e -35 °C, il test richiede l'uso di un liquido che non contamini l'impianto con acqua o altre sostanze che congelano a temperature simili. Quando tali impianti sono in funzione, una miscela di acqua e refrigerante può determinare la corrosione interna, provocando gravi danni.Per evitare questo scenario, vengono generalmente utilizzate bombole di azoto ad alta pressione per eseguire questi test. Tuttavia, l'utilizzo di bombole di azoto è costoso e impegnativo, in quanto richiede scarichi permanenti, collegamenti e scollegamenti. Inoltre, quando si esauriscono le bombole di azoto ad alta pressione, è necessario predisporre nuove operazioni di consegna e trasporto, con conseguenti problemi amministrativi aggiuntivi e un maggiore rischio di ritardi per il cliente.Per aumentare l'efficienza dei costi per il cliente, abbiamo introdotto l'aria compressa secca oil-free come alternativa alle bombole di azoto. L'aria estremamente secca con un punto di rugiada di -50 °C ad alta pressione è perfetta per testare tali attrezzature senza il rischio di umidità residua congelata.

Normative rigorose e tempo limitato

Sebbene abbiamo trovato rapidamente un'alternativa perfetta alle bombole di azoto, il progetto presentava ancora alcune difficoltà. Per prima cosa, il mattatoio si trovava in Spagna e tutte le attrezzature dovevano essere conformi alle normative spagnole che impongono di testare gli impianti di raffreddamento con una pressione di 18 bar, notevolmente superiore alla pressione massima di 10 bar che la maggior parte dei compressori può raggiungere. Per risolvere questo problema, abbiamo introdotto un booster DXT 85 in grado di amplificare la pressione del compressore a 20 bar.

In secondo luogo, gli impianti di raffreddamento dovevano essere operativi il prima possibile. Poiché l'accumulo di pressione fino a 18 bar richiede molto tempo, dovevamo trovare una soluzione che potesse accelerare il processo e limitare la perdita di tempo prezioso. Utilizzando un compressore stazionario oil-free ZT 90 VSD FF, un essiccatore d'aria a sostanza igroscopica CD 400 e un booster DXT 85, siamo stati in grado di aumentare la pressione in modo relativamente rapido e completare i test di tenuta in sole 2 settimane.

Grazie al nostro rapido coordinamento, il cliente è stato in grado di mettere in funzione gli impianti di raffreddamento senza perdere troppo tempo per i test obbligatori.

Il cliente e il nostro team sono rimasti entrambi molto soddisfatti del progetto. Grazie alla nostra precedente esperienza con clienti nel settore del raffreddamento, abbiamo compreso appieno le esigenze di questo progetto. Inoltre, siamo stati in grado di offrire un valore aggiunto evidenziando le potenziali difficoltà che potevano verificarsi durante il processo di installazione e test.

Javier Acuna , Sales Engineer presso Atlas Copco Rental Spagna

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